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“Anche nonno li faceva”… ora puoi farli anche tu.

Nico Solimano - Cesteria Solimano
Nico Solimano

Una frase che sento dire spesso; si, perché non molti decenni fa, molti dei nostri nonni si dedicavano all’arte dell’intreccio per diletto, per necessità o per mestiere.
Molti di noi non hanno avuto l’opportunità di apprendere questa arte dai propri nonni ed è per questo che mi dedico anche alla formazione in questo ambito oltre alla produzione di cesteria che è la mia attività principale.
Un’occasione per apprendere l’arte dell’intreccio affiancato un artigiano di professione.
Hand & Slow made
. Fatti a mano e fatti piano: per realizzare un oggetto artigianale è necessario del tempo e delle conoscenze; durante la sua elaborazione non si può correre; non si possono forzare i tempi di preparazione dei materiali. Rispettare il tempo implica andare controcorrente a una cultura che privilegia l’effimero quindi gli oggetti che realizzerete attraverso i corsi proposti sono fatti per durare e per accompagnarvi , non per essere scartati nel giro di qualche mese.
Apprendere come fare un cesto fatto a mano ci lega alle tradizioni, ad un mestiere antico ed è in grado di raccontare la sua storia e quella di chi lo ha realizzato.

Imparerete a costruire manufatti che rispettano l’ambiente, realizzati senza l’uso di sostanze nocive e che alla fine della loro vita si degraderanno senza inquinare, nonchè oggetti utili nella vita quotidiana.

Informazioni utili

Chi sono

Nico Solimano - Cesteria SolimanoSono un artigiano che si dedica all’arte dell’intreccio. Lavoro soprattutto con materiali naturali e in particolare con il salice – il “vinco”, come lo chiamano ancora gli anziani. I miei genitori erano tappezzieri e mio nonno sellaio: ho sempre osservato e ammirato chi produceva con le proprie mani.

I miei primi lavori sono stati marcati dall’attenzione per la cesteria tradizionale laziale – la regione dove sono cresciuto e dove abito -, però per me è importante il dialogo con altre tradizioni. Sono interessato alla cesteria di altre regioni italiane e di altri paesi europei. Il confronto con diverse tradizioni è arricchente e permette realizzare, a volte anche in chiave contemporanea, cesti e intrecci che appartengono al passato, il cui uso si trasforma secondo l’immaginazione di chi li utilizza. È il miglior modo per mantenere vivo un antico mestiere adattandolo al mondo attuale.
Se vuoi visita il sito della “CESTERIA SOLIMANO“.

Wikicesteria

APPROFONDIMENTI – il lessico dialettale e regionale di un mestiere antico

WikiCesteria è un progetto che nasce dall’idea di alcuni amici cestai e non, distanti geograficamente ed anagraficamente, ma vicini nella condivisione della passione per l’intreccio e la cesteria. Nel 2013 è stato fondato, non a caso, il gruppo Facebook “L’arte dell’intreccio”, e da questa prima, bella esperienza (tanti contatti e proficui scambi di idee!) è nata in noi l’idea di arricchire ancora di più le nostre conoscenze sul mondo della cesteria, per poi condividerle. Non dimenticare di visitare il sito.

Le materie prime

I materiali utilizzati nei corsi.

Il salice è il materiale da intreccio per eccellenza, ne esistono di molte specie con colorazioni molto diverse tra loro con caratteristiche di robustezza e flessibilità variabili ma non tutte sono adatte all’intreccio. La canna comune, altro materiale molto utilizzato nella cesteria dalla facile reperibilità. Molta cesteria rurale veniva e viene tutt’ora fatta con abbondante quantità di questa materia prima per varie ragioni, principalmente per il basso costo, la possibilità di lavorare con strisce lunghe, la leggerezza conferita al manufatto e durabilità nel tempo.
La natura offre molte materie prime destinate a divenire manufatti da intreccio come olivo, olmo, sanguinello, mirto, castagno, nocciolo e molti altri ancora relativamente alle varie regioni. L’uso di materiali autoctoni spesso contraddistingue l’origine geografica del manufatto.

Userai quasi esclusivamente salice e in alcuni casi la canna comune.

Da sinistra: salice naturale – salice decorticato bianco – salice decorticato rosso o cotto

Il salice si raccoglie a fine inverno, si lascia essiccare alcuni mesi prima di essere utilizzato previo in periodo di ammollo in acqua che varia in funzione del tipo di materiale. E’ utilizzabile anche dopo diversi anni. Il salice naturale, con la corteccia, necessita di tempi lunghi di ammollo – entrano in gioco dimensione dei rami, temperatura dell’acqua e altro ancora – da 4-5 giorni fino a oltre 2 settimane, per quello senza corteccia (decorticato o pelato) bastano alcune ore.

Di salice decorticato ne esistono alcune varianti.

  • quello bianco, dopo il raccolto viene messo (a mazzi) con la parte più grossa dei rami in acqua – a mo’ di talea – finchè non germoglia e radica, raggiunta questa fase quando la linfa viene prodotta in gran quantità si procede a decorticarlo, con attrezzi manuali ramo per ramo o con degli appositi macchinari. Alcuni cestai lo raccolgono in estate per essere decorticato subito dopo averlo raccolto, questo secondo metodo non viene utilizzato dai produttori di salice.
  • quello rossiccio o cotto, salice naturale essiccato che viene messo letteralmente a bollire in acqua per essere poi privato della corteccia con gli stessi strumenti usati per quello bianco, la colorazione rossiccia è determinata dal tannino presente nella corteccia e rilasciato durante la bollitura
  • quello nero, colorazione assunta dal salice cotto che subisce un’altro processo di bollitura nella stessa acqua ricca di tannino o attraverso un processo di ossidazione di metalli presenti nell’acqua dove viene immerso.

La canna comune (Arundo donax) anch’essa andrebbe raccolta in inverno e conservata in luoghi asciutti. Può essere utilizzata fresca, dopo la raccolta, o secca. Va sezionata longitudinalmente in più parti, facendone delle strisce sottili e lunghe, non c’è uno standard sulla larghezza delle strisce, ogni cestaio fa a se, a seconda del suo gusto ma anche in relazione alla dimensione del cesto.

Non approfondisco questa sezione riguardo alle materie prime con dati sui metodi di coltivazione, di potatura, raccolta, di selezione delle specie perchè non sono un botanico, non raccolgo ne il materiale necessario alla mia produzione artigianale e ne quello utilizzato durante i corsi – lo acquisto -, il mio obiettivo è produrre manufatti con questi materiali avendone appreso il suo utilizzo nel modo migliore. Queste poche righe voglio essere solamente una panoramica con delle nozioni di base le quali possono differire a seconda delle esperienze personali e delle zone di raccolta. Il salice, forse l’unica materia prima citata reperibile in commercio, subisce dei processi abbastanza standardizzati di lavorazione da parte dei produttori, cosa che non avviene quando il cestaio si procura da se i materiali in natura, fattori come esperienze personali ed esperienze tramandate anche da generazioni intere.

FAQ

Risposte a domande frequenti

D: Come posso fare per iscrivermi ad un corso?
R: Nei programmi dei singoli corsi troverai i link ai relativi moduli di iscrizione o i numeri di telefono da chiamare.

D: Dopo aver inviato una email con delle richieste non ho ricevuto la email di risposta, perché?
R: Le cause potrebbero essere diverse. Controlla nella tua casella “spam” o “posta indesiderata”, un mittente nuovo potrebbe essere considerato tale dal tuo sistema di posta.  Contattami pure telefonicamente per far presente il problema, verranno effettuate delle verifiche.

D: Posso fare di filmati o riprendere alcune fasi durante il corso?
R: Non ti è consentito fare filmati/video con nessun dispositivo, ma puoi fare delle foto.

D: Devo portare con me attrezzi e qualcosa per prendere appunti?
R: Se hai attrezzi personali e preferisci usarli portali tranquillamente, in alternativa ti verrà fornito un kit (da restituire a fine corso) di attrezzi adatti. Per prendere appunti puoi usare materiale proprio, ti verrà comunque fornito un blocco notes ed una penna che rimarranno a te.

D: Perché devo rilasciare delle info personali per iscrivermi e dopo l’iscrizione?
R: I dati richiesti per l’iscrizione, sono necessari per risponderti, per eventuali comunicazioni; quelli richiesti dopo sono strettamente necessari per l’emissione delle fatture. Ulteriori informazioni sul trattamento dei dati sono disponibili nella Privacy Policy

D: La risposta che cercavo non è presente, come faccio?
R: Invia una richiesta a questa email o telefonami esponendo la tua necessità, in fondo al sito trovi i miei riferimenti.

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Nicola Solimano

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